mercoledì 16 gennaio 2008

NOTIZIE DAL GAZZETINO di Venezia


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Senza Ciuke Marghera non sarà più la stessa
Assieme a Skardy aveva fondato i "Pitura Freska". Poi si sono divisi ma la fiammella dell’amicizia non si è mai spenta
(m.d.) E' morto Ciuke e Marghera non sarà più la stessa. Francesco Casucci - ma tutti lo chiamavano semplicemente Ciuke - era nato nel 1950 a Marghera ed è morto alle 23 e 30 di lunedì al Policlinico San Marco dove era stato trasferito, da Villa Salus, venerdì scorso. Era ricoverato nell'hospice del Policlinico San Marco dove ha fatto appena in tempo a ritrovare, quando ormai le speranze di rivederlo in piedi erano ridotte al lumicino, gli amici di sempre, a cominciare da Skardy, il leader dei Pitura Freska. Con loro due - Ciuke e Skardy - si identifica il periodo più fervido della vita musicale e culturale di Marghera, tra la metà degli anni '80 e la metà dei '90. E anche se nel 1993 i due avevano "rotto", era rimasta viva la fiammella inestinguibile dell'amicizia, tant'è che Skardy - al secolo Gaetano Scardicchio - non ha mollato un momento il suo amico di sempre.
Il Comune ha deciso che ricorderà con un grande concerto il musicista scomparso. L'assessora alla Cultura, Luana Zanella, vorrebbe chiamare sul palco, a suonare in memoria di Ciuke, tutti coloro che lo hanno conosciuto, apprezzato e che hanno suonato con lui, a cominciare dal grande Aldo Tagliapietra delle Orme per finire con Eddy De Fanti dei Batisto Coco. Un "Tributo a Ciuke" da tenersi in tempi abbastanza stretti, il tempo cioè di sentire le disponibilità degli artisti e di organizzare il concerto.
Intanto la famiglia ha già deciso che i funerali si svolgeranno nella chiesa di Cristo lavoratore in via Fratelli Bandiera, venerdì alle ore 11.
Francesco Casucci, fondatore con Skardy e Graziano Guerriero dei primi Pitura Freska, era il quarto figlio di una nidiata che contava quattro maschi - Antonio, Giuseppe e Paolo, oltre a Francesco - e una femmina - Teresa. Nato e vissuto alla Rana, a pochi passi dal Petrolchimico, Ciuke doveva il suo soprannome al fatto che il fratello Giuseppe, fin da quando era piccolo lo prendeva in giro per una fossetta molto accentuata che aveva sul mento, un fossetta che sembrava un rubinetto che buttava in continuazione vino. E così Ciuke, un soprannome che gli era rimasto appiccicato addosso per sempre. Una vita, quella di Ciuke alla Rana, vissuta pericolosamente se si pensa che al compimento del diciottesimo anno di età, come raccontava Ciuke stesso, era stato imbarcato dagli amici in una rapina. «Da mona. Non sapevo nemmeno io quello che facevo. La rapina è andata anche bene, ma il giorno dopo mi sono comprato la macchina e la polizia non mi ha creduto quando ho raccontato che avevo vinto i soldi al gioco. E così son finito dentro - ammetteva con grande onestà - E sai perché ho smesso? Perché non riuscivo a dormire al pensiero di svegliarmi e trovarmi qualcuno con i pantaloni neri e "ea strica rossa in mezzo" ai piedi del letto».
Da allora una vita segnata solo e soltanto dalla passione per la musica. Il suo passato si poteva intuire da alcuni passaggi della canzone "La rana", "ea Rana xe proprio vera, un spuo de case ai bordi de Marghera", che faceva parte dell'album "Cose buone dal mondo", là dove cantava, su testo di Paolo Montagni, "ea vita va via, va sempre più in là, a corerghe drio me so incapeà, da drio e sbarre cascà, ti gà mai provà a trovarte murà?" Ma Ciuke della disperazione e degli errori aveva fatto sul serio virtù ed era uno di cui ti potevi fidare. Ai ragazzini di Marghera ha insegnato a suonare la chitarra, a centinaia di loro, ma solo quello. Del resto la musica per lui è stata tutto, il sogno e il riscatto, la possibilità di fare quello che gli piaceva e di realizzarsi. Aveva vissuto male la separazione dai Pitura Freska e anche con Skardy era calato il gelo. Tant'è che aveva fondato "Ciuke e i Aqua rasa" (nella foto). "Perchè? Perchè l'acquaragia notoriamente pulisce dalla pittura fresca, no?" spiegava. Ma poi l'amicizia l'aveva vinta su tutto. Avevano suonato insieme, come ai vecchi tempi, anche con Graziano, al Toniolo in occasione della festa per la Casa dell'ospitalità di Nerio Comisso. Lì era avvenuto il miracolo di rivedere insieme i due musicisti che avevano segnato la vita culturale di Marghera. Non era mai successo prima. Non potrà più succedere.
un saluto anche da parte nostra
il vecchio Gruppo degli Style.
CIAO............. CIUKE

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